In chiusura di 2019 vale la pena stilare un primo bilancio, prima delle vacanze natalizie, del rendimento individuale dei componenti della rosa consegnata nelle mani di Paulo Fonseca. I voti numerici e i giudizi sono riferiti a questo primo scorcio di stagione 2019/2020 e non all’intero anno solare.
ALTO MINUTAGGIO, ALTA TENSIONE – Una delle pecche dell’avvio di stagione della Roma è stato quello di non sostituire sempre con lo stesso livello di solidità le prestazioni del duo Smalling-Mancini. Quando in mediana non c’erano più interpreti all’infuori di Veretout, Fonseca ha pescato al centro della difesa la soluzione Gianluca Mancini: in quel momento Federico Fazio è divenuto il compagno di merende obbligato per Chris Smalling. L’argentino ha alternato buone prestazioni fatte di esperienza e rocciosità ad altre dove il suo “essere statico” ha creato più di un problema a Pau Lopez e compagni. L’espulsione di Udine (non ha preso altri cartellini in tutto il resto della stagione) è stato un momento “flop” ma non per sua colpa, bensì per un’invenzione fantasiosa e cervellotica del fischietto Irrati. Il gol/autogol in casa del Borussia Monchengladbach è stata un po’ la cartina tornasole del suo avvio d’annata. Ha giocato quasi il 50% dei minuti a disposizione, non gli si può imputare troppo, ma non si può neanche essere completamente soddisfatti da quello che a tutti gli effetti è il primo rincalzo della seconda difesa meno battuta del campionato…
VOTO 5,5 – PRESENTE, MA NON TROPPO
REDAZIONE